Data di pubblicazione: 6 Dicembre 2024
Scritto da Luca Di Domenico
Fondatore di MVPFast.agency
Una guida strategica e pratica sul Minimum Viable Product (MVP): dalla definizione alla realizzazione, pensata per imprenditori e startupper che vogliono validare la propria idea di business.
In questa guida completa scoprirai:
Al termine della lettura, avrai acquisito gli strumenti necessari per evitare gli errori critici nel lancio della tua startup e massimizzare le tue probabilitĂ di successo sul mercato.
Una roadmap completa per trasformare la tua idea in un prodotto validato dal mercato.
Il Minimum Viable Product (MVP) è la versione iniziale di un prodotto che include solo le funzionalità minime necessarie per poter essere utilizzato dai primissimi clienti di una startup, i quali possono fornire feedback per lo sviluppo futuro del prodotto stesso.
Il Minimum Viable Product serve per poter validare l'idea di business con un investimento minimo.
Una volta sviluppato l’MVP, l’imprenditore può lanciarlo sul mercato e attirare i primi clienti o beta tester, i quali inizieranno ad utilizzarlo e forniranno feedback riguardo all’utilità del prodotto stesso, ai limiti che esso possiede, e agli sviluppi futuri.
Per poter comprendere cos’è un MVP e a cosa serve il Minimum Viable Product, la cosa migliore è analizzare gli MVP di alcune delle maggiori startup di successo.
Di seguito ti mostrerò gli MVP sviluppati da Airbnb, Twitch, e Stripe.
Il Minimum Viable Product di Airbnb è stato lanciato come un semplice sito web, le cui uniche funzionalità disponibili erano quelle di visualizzare annunci di camere in affitto, e la possibilità di inserire annunci da parte dei proprietari.
Nota bene: l’MVP di Airbnb non conteneva le seguenti funzioni:
Prendiamo ora ad esempio Twitch (inizialmente chiamata Justin.tv), la famosa piattaforma di live streaming.
Il suo Minimum Viable Product era un semplice sito web ridicolmente (parole del founder stesso) minimo:
Il Minimum Viable Product di Stripe (inizialmente chiamato devpayments.com) era anch’esso estremamente limitato.
Esso infatti:
Nonostante tutte le limitazioni, questi Minimum Viable Product hanno permesso ai fondatori di validare la domanda di mercato per i loro prodotti.
Spero che gli esempi qui sopra ti abbiano fatto capire il concetto alla base di un Minimum Viable Product: validare la propria idea creando un prodotto con funzionalitĂ minime ma che possa essere utilizzato dai primissimi clienti, e successivamente migliorato in base al feedback di questi ultimi.
I 3 esempi mensionati sopra sono MVP di tipo software, ma un Minimum Viable Product può essere costruito in diversi modi e con diversi livelli di “automatizzazione”.
Ora che dovresti aver compreso cos’è un Minimum Viable Product, esaminiamo insieme le 7 tipologie di MVP, con esempi reali di startup di successo che le hanno utilizzate.
Descrizione: Software che offre solo la funzionalitĂ principale del prodotto per testare l'interesse degli utenti.
Esempio: Airbnb
Il Minimum Viable Product di Airbnb era un semplice sito che permetteva di visualizzare e pubblicare annunci di camere in affitto, senza pagamenti online né mappe. L’offerta era limitata a materassini gonfiabili per i partecipanti di una conferenza in una specifica città .
Descrizione: Crea un video che spiega e mostra come funzionerebbe il prodotto, senza costruirlo realmente.
Esempio: Dropbox
Dropbox ha usato un video demo per spiegare il funzionamento del loro prodotto. Il video mostrava come sincronizzare file tra dispositivi, convincendo gli utenti dell'idea e raccogliendo migliaia di iscrizioni alla lista d'attesa.
Descrizione: Il prodotto sembra automatizzato e funzionante, ma dietro le quinte è tutto gestito manualmente.
Esempio: Zappos
Zappos ha iniziato testando l'interesse per la vendita di scarpe online. Il fondatore caricava foto di scarpe da negozi locali e, una volta ricevuto un ordine, andava personalmente a comprarle e spedirle al cliente.
Descrizione: Offri un servizio personalizzato per ogni cliente per capire meglio le loro esigenze.
Esempio: WeWork
Prima di diventare il gigante degli spazi di co-working, WeWork offriva semplicemente spazi ufficio arredati e gestiva ogni aspetto manualmente, ascoltando attentamente i bisogni dei primi clienti.
Descrizione: Combina strumenti giĂ esistenti per creare il prodotto senza costruire nulla da zero.
Esempio: Groupon
Groupon ha iniziato con un semplice blog su WordPress e email inviate manualmente. I codici sconto venivano gestiti con PDF generati a mano, validando l'idea prima di creare la piattaforma.
Descrizione: Usa piattaforme come Kickstarter per raccogliere fondi in anticipo e validare l'interesse per il prodotto.
Esempio: Oculus Rift
Oculus Rift ha lanciato una campagna su Kickstarter, mostrando un prototipo e raccogliendo oltre 2 milioni di dollari. Questo ha dimostrato un forte interesse per il loro prodotto di realtĂ virtuale.
Descrizione: Presenta un'idea tramite slide per attirare investitori o partner.
Esempio: Buffer
Buffer ha creato un semplice pitch deck per illustrare come avrebbe funzionato il loro servizio di pianificazione dei post sui social media. Hanno usato una landing page per raccogliere email e feedback, attirando investitori con un approccio chiaro e mirato.
Prima di sviluppare un MVP, è fondamentale seguire questi 3 passaggi:
Dovrai condurre una cosiddetta “Ricerca di Mercato”:
In alternativa, il tuo Minimum Viable Product potrebbe risolvere un problema che affronti tu stesso ogni giorno nel tuo lavoro.
Questo approccio semplifica di molto la validazione dell’idea, perché tu stesso sai che saresti disposto a pagare per quel prodotto.
Come abbiamo visto nel capitolo precedente, Esempi di MVP di successo, è fondamentale integrare nel tuo Minimum Viable Product solo le funzionalità essenziali.
Questo ti permette di lanciare rapidamente il prodotto sul mercato, consentendo ai tuoi primi clienti di usarlo e fornirti feedback costruttivi per migliorarlo.
Questo approccio è cruciale e rappresenta uno dei principali errori commessi da molti startupper: non ha senso dedicare mesi allo sviluppo di un MVP.
PiĂą velocemente lo lanci sul mercato, prima puoi validare la tua idea e aggiungere o ottimizzare le funzionalitĂ in base al feedback reale dei clienti.
Per questo motivo, lo sviluppo di un MVP non dovrebbe mai richiedere piĂą di un mese.
Ricorda, molto probabilmente non sei l’unico a lavorare su un’idea simile.
Chi arriva per primo sul mercato ottiene un vantaggio competitivo significativo rispetto alla concorrenza.
La scelta delle tecnologie dipende molto dalle tue competenze tecniche e dal tipo di software che vuoi realizzare.
Oggi, molti MVP possono essere sviluppati senza scrivere codice manualmente, utilizzando strumenti no-code come Bubble o sfruttando l’intelligenza artificiale per programmare, ad esempio, con Cursor.
Se il tuo obiettivo è creare un Ecommerce, è più efficiente utilizzare soluzioni pronte come Shopify o WordPress WooCommerce, piuttosto che svilupparlo da zero.
Tuttavia, le soluzioni no-code hanno vantaggi e svantaggi che è importante considerare.
Pro:
Contro:
Se le soluzioni che ti ho elencato finora non fanno al caso tuo, allora l’unica alternativa è incaricare uno sviluppatore professionista.
Ad oggi, lo sviluppo di un MVP è diventato molto meno costoso, per 2 motivi:
La scelta del giusto framework è importantissima.
Non ha senso utilizzare strumenti pensati per applicazioni enterprise per sviluppare un MVP: sarebbe come provare a colpire un piccione con un carrarmato!
Scegli framework leggeri, flessibili e adatti al rapido sviluppo di progetti iniziali.
L’avvento dell’intelligenza artificiale ha ridotto drasticamente i costi di sviluppo delle applicazioni.
In passato, per creare un MVP serviva un team di almeno due sviluppatori.
Oggi, un singolo sviluppatore può realizzare un Minimum Viable Product completo e funzionale.
Ad esempio, in MVPFast, sviluppo MVP in soli 28 giorni.
Un MVP non dovrebbe mai richiedere piĂą di un mese per essere sviluppato.
Se serve piĂą tempo, probabilmente non stai costruendo un vero Minimum Viable Product!
Anche con soluzioni no-code, impegnandoti, puoi sviluppare un prodotto in meno di un mese.
Nel caso di un ecommerce, strumenti come Shopify ti permettono di creare una piattaforma funzionante in tempi ancora piĂą rapidi.
Quindi, quanto costa e quanto tempo serve per creare un Minimum Viable Product? Dipende.
In base alle tue esigenze, devi scegliere gli strumenti piĂą adatti per il tuo progetto.
La chiave è bilanciare velocità e funzionalità , senza perdere di vista l’obiettivo principale: validare la tua idea sul mercato nel minor tempo possibile.
Puoi distribuire gratuitamente il tuo MVP a centinaia di utenti giĂ dal giorno 1!
Ecco, secondo me, i metodi piĂą efficaci per far conoscere il tuo Minimum Viable Product:
Dopo aver trovato i primi clienti e raccolto i loro feedback, è il momento di migliorare il tuo Minimum Viable Product.
Concentrati sull’aggiunta di nuove funzionalità e sull’ottimizzazione di quelle esistenti, seguendo esclusivamente i feedback dei tuoi clienti.
Ricorda: sono loro che pagano!
Ascoltare attentamente le loro esigenze ti aiuterĂ a costruire un prodotto che risponde realmente al mercato, aumentando le possibilitĂ di successo per la tua startup.
Spero che questa guida agli MVP ti sia stata utile per prepararti alla tua prossima avventura.
Se stai pensando di trasformare la tua idea in un business, puoi prenotare una consulenza gratuita con me.
Sarò felice di consigliarti su come affrontare i primi passi e aiutarti a individuare le tecnologie più adatte per lo sviluppo del tuo progetto.